L’olio, come qualunque altro prodotto, può presentare dei difetti se la lavorazione non viene eseguita facendo attenzione a tutte le fasi.
Eccone alcuni:
- Sapore avvinato: quando in fase di raccolta non si maneggiano in maniera del tutto accurata le olive che, rompendosi, iniziano a fermentare, si forma l’acido acetico che rilascia nell’olio il sapore del vino inacidito
- Sapore cotto: ricorda quello dei legumi cotti e deriva da un eccessivo riscaldamento cottura della pasta delle olive durante la lavorazione
- Sapore metallico: se l’olio è stato a contatto con superficie metalliche molto a lungo durante l’estrazione, si ha un leggero retrogusto metallico
- Morchia: se in fase di lavorazione, l’olio sta per diverso tempo a contatto con i residui che si depositano sul fondo dei contenitori, assume un odore non schietto. Si avvertono in sostanza degli odori non gradevoli dovuti alle impurità dei sedimenti
- Rancido: odore e sapore aspri, come quello delle noci molto vecchie. Lo causa l’esposizione alla luce e l’ossigeno
- Riscaldo: se le olive iniziano la fermentazione in assenza di ossigeno, quando cioè sono ammassate tra loro nelle cassette, l’olio rischia di “sapere di vecchio”
Ogni fase, come si vede, va eseguita con grande attenzione, per evitare che l’olio venga compromesso da odori e sapori sgradevoli.
Il mio lavoro richiede impegno sempre, in ogni momento, che sia per la cura delle piante nei miei terreni, la raccolta delle olive, il trasporto in frantoio, l’imbottigliamento.
E metto tutto l’impegno che occorre, perchè voglio che il mio olio sia sempre di ottima qualità.
Claudia Zucca
Web Content Creator
Sono Matteo Marconi, provengo da una famiglia di agricoltori.
Sono cresciuto fin da piccolo in un contesto di azienda agricola e mi sono avvicinato man mano a questo mondo fatto di cura e rispetto per la natura, cominciando già dall’adolescenza a seguire le orme di mio padre, svolgendo alcuni piccoli lavori in campagna.
La mia giornata? Sveglia all’alba per sfalciare l’erba negli oliveti e controllo attento delle mie piante che tratto con Spintor Fly, un insetticida biologico.
C’è poi la fase più faticosa ma anche la più attesa dell’anno: la raccolta delle olive in autunno e la loro lavorazione, per ottenere l’olio extra vergine d’oliva di qualità superiore che imbottiglio.
In base al periodo dell’anno, mi occupo anche del fieno per i miei animali.
Sono giovane, ma molto coinvolto nelle attività dell’azienda di famiglia e il nome dell’olio che produco con passione e orgoglio ne e’ una chiara dimostrazione: Azienda Agricola Marconi Matteo, il tutto rappresentato nel logo dalla sola lettera M, l’iniziale del mio nome e del mio cognome, non per manie di protagonismo, ma perché ci metto davvero tutto Me stesso.