Tutti abbiamo assaggiato almeno una volta i taralli. Ci sono vari gusti: semplici all’olio extra vergine d’oliva, alle olive, ai semi di finocchio, al peperoncino, all’origano, alla curcuma, al pepe nero, alle cipolle e persino dolci, ma alla base c’è sempre un ingrediente ricorrente, cioè l’olio. 🌶️🧅
Possiamo preparare noi i taralli, fatti in casa come una volta.
La ricetta è davvero super facile!
🥣 In una ciotola si mette la farina 00 (500 gr) e poi si versa l’olio extra vergine d’oliva (125 ml, sostanzialmente, senza bisogno di ricorrere al misurino, è la metà della nostra bottiglietta da 250 ml), infine il sale e il vino bianco (200 ml).
Iniziate ad impastare con le mani, finché il composto sarà liscio ed elastico, dopodiché lasciatelo riposare per circa un’ora, avvolto da una pellicola per alimenti.
Successivamente, ricavate dall’impasto dei bastoncini del diametro di 1 cm e lunghi 6 cm e unite le due estremità, così da formare un piccolo cerchio.
Fate bollire l’acqua e versate in pentola pochi taralli per volta. Quando verranno a galla, scolateli in un canovaccio di cotone.
L’ultimo step prevede di metterli su una teglia con carta da forno per cuocerli a 200°C circa 20 minuti.
Devono risultare dorati.
E con i taralli dolci si può usare l’olio evo? La risposta è sì! 😉
Ecco qui una ricetta dei taralli dolci di Giallozafferano, con i passaggi e qualche spunto.
Altri spunti? Lieti di condividerli: taralli dolci alla cannella, aromatizzati alla vaniglia, al vin santo, al cacao.
E’ sempre il momento giusto per questi piccoli snack, tanto gustosi quanto sani.🥯
Claudia Zucca
Web Content Creator
Sono Matteo Marconi, provengo da una famiglia di agricoltori.
Sono cresciuto fin da piccolo in un contesto di azienda agricola e mi sono avvicinato man mano a questo mondo fatto di cura e rispetto per la natura, cominciando già dall’adolescenza a seguire le orme di mio padre, svolgendo alcuni piccoli lavori in campagna.
La mia giornata? Sveglia all’alba per sfalciare l’erba negli oliveti e controllo attento delle mie piante che tratto con Spintor Fly, un insetticida biologico.
C’è poi la fase più faticosa ma anche la più attesa dell’anno: la raccolta delle olive in autunno e la loro lavorazione, per ottenere l’olio extra vergine d’oliva di qualità superiore che imbottiglio.
In base al periodo dell’anno, mi occupo anche del fieno per i miei animali.
Sono giovane, ma molto coinvolto nelle attività dell’azienda di famiglia e il nome dell’olio che produco con passione e orgoglio ne e’ una chiara dimostrazione: Azienda Agricola Marconi Matteo, il tutto rappresentato nel logo dalla sola lettera M, l’iniziale del mio nome e del mio cognome, non per manie di protagonismo, ma perché ci metto davvero tutto Me stesso.